I filtri per i sistemi di purificazione dell’aria

Dei molti sistemi di filtrazione che vengono oggi impiegati nel campo industriale per purificare l’aria all’interno di capannoni e stabilimenti, quello ad aria compressa è probabilmente uno dei più comunemente diffusi e, di fatto, efficaci. Nei suoi filtri a cartucce rimangono infatti intrappolate particelle inquinanti di tipi molto diversi, rendendolo ideale per una serie di ambienti molto vasta e differenziata.

Proprio nei filtri, che sono una delle componenti operative più importanti, insieme al compressore, di questo genere di sistemi di purificazione, sta uno dei centri di costo maggiormente significativi di queste installazioni; dalla loro scelta oculata, e dalla loro efficienza nel tempo, dipende infatti naturalmente la frequenza con la quale devono essere sostituiti, e quindi anche il costo di manutenzione dell’impianto purificante. Fra i criteri di valutazione della bontà dei filtri sotto questo aspetto c’è la differenza di pressione dell’aria al passaggio attraverso il filtro, che su alcuni modelli è misurabile direttamente in loco su di un indicatore appositamente installato.

Valutando infatti l’aumento o la diminuzione della pressione è possibile capire se il filtro sta operando al meglio o se, ormai saturo di particelle, non riesce più a trattenerne e quindi a purificare l’aria che lo attraversa.

In effetti, è addirittura possibile, in ambienti dove l’aria è particolarmente carica di particelle sottili, oppure in situazioni nelle quali il filtro è stato lasciato in opera per troppo tempo senza effettuare manutenzione, che una cartuccia completamente carica di materiale inquinante si saturi del tutto e otturi il flusso dell’aria. In tali casi, è necessario che il filtro venga sottoposto ad accurata pulizia, o addirittura, se oltre il suo limite di vita utile, sostituito.