Breve introduzione ai sensori di temperatura

Potrà sembrare un’affermazione particolarmente semplicistica, ma riflette una verità: i sensori di temperatura sono la parte più importante di un sistema di monitoraggio della temperatura. Raccogliendo dati sulle fluttuazioni di temperatura, e trasmettendoli poi ad un visualizzatore che li mostri in una forma comprensibile con semplicità dagli esseri umani, i sensori di temperatura possono essere collegati poi a un gran numero di altri dispositivi da attivare, come ad esempio capita frequentemente con i sistemi di allarme.

Nel caso ci si trovi a voler o dover acquistare dei sensori di temperatura, quindi, ci si troverà di fronte ad una scelta molto ampia, visti i numerosi e diversi settori applicativi nei quali trovano regolarmente utilizzo. Fra i fattori da considerare nell’acquisto, perciò, dovremo annoverare almeno le dimensioni del sistema di monitoraggio che abbiamo progettato, e anche l’effettivo utilizzo che faremo del sensore, per non parlare dello specifico ambiente in cui verrà installato. Esistono infatti sensori di temperatura adatti per un uso domestico, e altri più indicati per un ambito commerciale o aziendale; ed esistono anche sensori di temperatura ad altissima sensibilità, che trovano il loro corretto impiego in ambienti particolari come ospedali, laboratori e banche del sangue, e in generale nell’ambito scientifico. Com’è facile intuire, infatti, sono diverse le soglie di precisione e la tempestività di reazione richieste nei due casi seguenti:

– dei sensori di temperatura da installare nella propria casa, perchè al salire eccessivo della temperatura attivino un allarme acustico per permettere al proprietario di prendere provvedimenti, o magari collegati direttamente all’impianto di condizionamento
– e dei sensori di temperatura installati nella cappa di un laboratorio chimico per monitorare con precisione ed esattezza lo svolgersi effettivo di una reazione chimica basata sul calore.

Oggi i sensori di temperatura possono perfino essere integrati con la tecnologia telefonica, e inviare allarmi e allerte direttamente ad uno smartphone, per una segnalazione sempre tempestiva; ma al di là di queste novità, che permetteranno sicuramente lo sviluppo di soluzioni ancora più innovative, continuano a valere tutte le vecchie distinzioni e classificazioni, come ad esempio quelle fra sensori di temperatura a contatto e senza contatto. I sensori di temperatura del primo tipo funzionano, per spiegarsi brevemente, raggiungendo uno stato di equilibrio di temperatura con l’ambiente circostante per poi derivar la temperatura ambientale monitorando se stessi, mentre quelli senza contatto misurano direttamente la radiazione termica ambientale. In ogni caso, e per qualsiasi applicazione, il costo deve diventare – per avere buoni risultati – un fattore secondario rispetto alla reputazione del costruttore; solamente installando sensori di temperatura di buona qualità, infatti, è possibile assicurarsi di ottenere dal progetto quello che si desidera, una volta messo in atto.